Autostima e DSA

Secondo le ricerche condotte dal dipartimento University of London, UCL Institute of Education, Dyslexia International, la dislessia in ambito scolastico può dare vita ad esperienze di natura traumatica; il 40% degli studenti dislessici a scuola si sente ansioso e depresso ed è sei volte più a rischio di abbandono scolastico di uno studente non dislessico; il che favorisce l'insorgenza di comportamenti anti sociali, fenomeni di marginalizzazione e in qualche caso anche a veri e propri comportamenti delinquenziali. 

Molto dipende dalla mancanza di  autostima considerata un prerequisito dell'apprendimento insieme alla motivazione. Chi le perde, diventa incapace di imparare (in psicologia si parla di morte cognitiva).

L'autostima può essere comparata a un barometro che misura il valore intrinseco che ci diamo e la nostra capacità di adattarci al mondo estero.

Nella nostra vita l'autostima attraversa 3 dimensioni:
1. l'autosicurezza, che si svilupppa tra la nascita e i 2 anni è la base, e dipende dall'amore ricevuto in questa fase.
2. l'autopercezione, tra i 2 e i 6 anni correlata all'ambiente e alla risposta che il bambino riceve da esso.Egli vive per l'approvazione e fa fatica a sapere ciò che vuole.
 3. l'autoconfidenza, dai 7 anni in poi è connessa alle nostre azioni e all'abilità di reagire adeguatamente: compiere la giusta decisione al momento giusto; ha a che fare con l'educazione e se vissuta positivamente ci permette di correre rischi.  

Quando un ragazzo dislessico fallisce ripetutamente a scuola con la lingua scritta, sviluppa quattro tipi di comportamento:
1. Inibizione (non partecipa alla vita di classe)
2. Regressione (chiede l'attenzione a casa e a scuola; non osa chiedere per se stesso perché spesso ha paura di sbagliare ancora).
3.Proiezione, troppo fragile per affrontare le sue difficoltà, il ragazzo cerca di ignorarle ma se le vede in qualcun altro può diventare aggressivo.
4.Rimozione colui che non ottiene risultati soddisfacenti tende a cercare conferma in altri domini dove è competente.
La sensazione più rilevante che si troveranno ad affrontare a scuola è la mancanza di conforto poiché spesso si troveranno in una posizione di essere consapevolmente incompetenti.

In effetti esistono quattro livelli per apprendere un nuovo concetto:
1- essere inconsapevolmente incompetenti  ( non sa di non sapere  e quindi si trova in una posizione confortevole)
2- consapevolmente incompetenti (sa di non sapere, quindi in situazione non confortevole di prova ed errori)
3- consapevolmente competenti (so di sapere quindi sono appagato  e ricompensato e provo una sensazione piacevole e soddisfacente)
4-inconsapevolmente competente (non so di più di quel che so), in questa fase il concetto è diventato automatico, automatizzato.

Gli aspetti positivi riscontrati in chi è stato diagnosticato DSA  riguardano invece la loro grande capacità di visualizzare lo spazio tridimensionale  facendone ottimi architetti; in molti casi è stata rilevata una relazione tra creatività e dislessia, in effetti c'è un utilizzo differente degli emisferi;  i non dislessici utilizzano l'emisfero sinistro specialmente per sequenze linerari e quello destro per una visione di tipo olistico.

 

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